Mese: Giugno 2017

La Diffusione dell’Aria in pillole: dimensionare i diffusori a soffitto

In fase di progettazione dell’impianto di diffusione, per dimensionare i singoli diffusori da soffitto si utilizzano, generalmente, delle tabelle di “scelta rapida” che, in funzione della grandezza del diffusore stesso, indicano: il campo di portata, la perdita di carico ed il livello sonoro generato.

Vedere, ad esempio, fascicolo tecnico per diffusori quadrati DMQ     
( http://prodotti.officinevolta.it/wp-content/uploads/2017/06/DMQ5_6_8_fascicolo.pdf )

Questi tre parametri consentono al progettista di:

–  definire, in linea di massima, tipologia e grandezza del diffusore;

–  valutarne la perdita di carico ed il livello sonoro generato;

– calcolarne il costo.

 

Alcuni costruttori, oltre a questi tre parametri, indicano, sempre in funzione del campo di portata, un valore del “lancio” e della velocità finale all’interno della zona convenzionale occupata.

Premesso che per “lancio” s’intende, per definizione,  la distanza dall’apparecchio di diffusione per la quale la velocità terminale del getto è uguale a zero, e per “zona convenzionalmente occupata” si intende il volume che può fisicamente ospitare delle persone (fino ad un’altezza di 1,8 m dal pavimento e con una distanza data dalle pareti laterali).

Nella pratica il “lancio” rappresenta una ben precisa distanza alla fine della quale si misura la velocità media del getto.

In particolare si ha:

  1. lancio alla parete: flusso d’aria tangente al soffitto e lambente la parete, pari alla somma della distanza tra diffusore e parete e della distanza tra soffitto e punto all’altezza di 1,8 m da pavimento;
  2. lancio tra due diffusori: flusso d’aria tangente al soffitto e che scende verticalmente lungo la mezzeria tra due diffusori, pari alla distanza tra due diffusori contigui e della distanza tra soffitto e punto posto sulla mezzeria all’altezza di 1,8 m da pavimento.

Vedere, ad esempio, fascicolo tecnico per diffusori quadrati DMQ    
( http://prodotti.officinevolta.it/wp-content/uploads/2017/06/DMQ5_6_8_fascicolo.pdf )

Di conseguenza si definisce:

  1. velocità vp: velocità media del getto alla fine del “lancio alla parete”, misurata ad una distanza di 75, 100 o 150 mm dalla parete  a seconda dei costruttori;
  2. velocità vH1: velocità media del getto alla fine del “lancio tra diffusori”, misurata sulla mezzeria dei diffusori,ad un’altezza di 1,8 m da pavimento.

Le velocitĂ  medie del getto in questi due punti sono sensibilmente differenti: in particolare, la vp assume, spesso, un valore anche superiore al doppio della vH1.

 

Indicare un “lancio” generico, senza specificare se è “alla parete” o “tra diffusori”, non è tecnicamente corretto e, quindi, non ha valenza pratica.

 

Indicare, poi, per un diffusore una “velocità media all’interno della zona convenzionale occupata” senza specificare a quale portata si riferisce e dove è stata misurata non ha alcun valore tecnico e può risultare fuorviante.